Migranti e rifugiati: gli errori dell'Europa e le conseguenze per l'Italia: II edizione (immigrazione ed asilo - Italia ed Europa Vol. 3)



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II edizione aggiornata alla Comunicazione e Raccomandazione sui Rimpatri del 7 marzo 2017.
In questo libretto, come nei due precedenti “Come fu che l'Europa iniziò a comandare su asilo e immigrazione” e “L'estate dei migranti e il fallimento dell'Unione europea”. con intento divulgativo, cerco di spiegare le azioni e, purtroppo, i molti errori dell’Unione europea nel delicato settore dell’immigrazione e, soprattutto, della protezione internazionale.
Ne primo libretto ho raccontato come l’Unione cominciò ad interessarsi al problema e la genesi e l’effetto dei suoi primi atti normativi, Direttive e Regolamenti, che cercarono di armonizzare, almeno un po’, le diverse legislazioni che gli Stati membri avevano in materia. Le prime Direttive profumavano ancora del “vento di Tampere”, le cose andavano bene e l’Unione europea pensò di aprire il suo spazio di libera circolazione anche ai cittadini di Paesi terzi, che arrivavano spinti dalla miseria o dalle persecuzioni. Leggendo quei testi è evidente un’apertura che ora non c’è più.
Nel secondo libretto ho tentato di raccontare la folle estate del 2015 quando milioni di persone si misero in marcia, a piedi, dalla Siria e da tutto il medio oriente alla Turchia, alla Grecia, alla Macedonia, all’Ungheria, fino all’Austria, alla Germania, alla Svezia, cogliendo l’Unione totalmente impreparata.
Mentre si alzavano muri, Bruxelles, con affanno, proponeva Decisioni che tentavano di riequilibrare la presenza di profughi fra i vari Stati membri, ma con tanti e tali paletti da risultare il classico cucchiaino per svuotare il mare. E l’Unione subì anche lo schiaffo di alcuni Stati membri che rifiutarono i suoi ordini.
Nel frattempo l’altra rotta, quella marittima del mediterraneo centrale, continuava a scaricare migliaia di disperati sulle coste italiane arrivando nel 2016 alla cifra record di oltre 180.000 persone.
In questo terzo libretto voglio raccontare il mutamento concettuale dell’approccio dell’Unione europea al problema che, ormai, vede il richiedente protezione non più chi presenta una istanza, ma come chi presenta una domanda “ammissibile”, scaricando le conseguenze sugli Stati in prima linea.
Racconterò dell’accordo con la Turchia che, in cambio di molti quattrini, si impegna a tenere fuori dall’UE chi – spinto da miseria e guerra – cerca di entrarvi.
Racconterò anche il nuovo “pacchetto” di proposte normative che la Commissione ha proposto per costruire il “sistema comune europeo dell’asilo”. Proposte pensate dagli Stati nordici e che sono molto svantaggiose per il nostro Paese.
E, infine, racconterò gli ultimi sviluppi; il tentativo dell’Unione di riprodurre con la Libia l’accordo con la Turchia, con l’intento di fermare lì i profughi ed operare lì la selezione fra chi ha diritto alla protezione e chi no, con tutte le perplessità derivanti dalla instabile situazione politica in quel Paese.
Il libretto non è rivolto solo agli addetti ai lavori, ma anche, e soprattutto, a chi, leggendo sui giornali degli imponenti movimenti di persone via terra, del loro improvviso arrestarsi, dei continui sbarchi, delle difficoltà di rimpatriare gli irregolari, degli accordi con Turchia e Libia, vuol capirne il perché, in questa complicata materia in cui chi dà le carte è sempre e solo l’Unione europea.
Per tale ragione non ho usato un linguaggio da “addetti ai lavori” e ho privilegiato la semplicità alla forma scientifica od accademica.
Questo libretto è pensato e progettato per essere letto come un ipertesto, come un Ebook su supporto elettronico. Infatti, ogni documento, accadimento, fonte, raccontati o citati (e sono centinaia sono linkati alla pagina web di riferimento. In tal modo non appesantisco il discorso con spiegazioni inutili per chi vuole solo una informazione più superficiale. Chi, invece, vorrà approfondire gli argomenti trattati, con un semplice clic o tocco di dita potrà accedere al documento, all’accadimento, all’argomento trattato in modo più esaustivo.
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